> di Gianfranco Bosio

Salutiamo con entusiasmo l’ultimo lavoro di G. Brescia, una vera e propria summa di tutta la sua nutrita, ramificata e assidua produzione. Di essa ricordiamo, fra i molti titoli,solamente Il vivente originario (2013), al quale abbiamo premesso una prefazione, I conti con il male (2014), Tempo e Idee (2014). Agli altri lavori abbiamo dedicato recensioni e segnalazioni. L’A. nella presentazione, ricorda le fasi essenziali delle sue ricerche poliedriche, versatili ed eclettiche: un periodo “filologico”, dedicato in prevalenza al pensiero di B. Croce, un periodo centrato sui “modi categoriali”, il sentimento la memoria, il tempo; segue un periodo di studi e ricerche di scienza e filosofia della scienza in Ipotesi e problemi per una filosofia della natura (1987), ed Epistemologia ed ermeneutica nel pensiero di K. Popper (1986), poi il “periodo sistematico” con studi di espistemologia (Cosmplogia come sistema delle scienze di frontiera), successivamente il periodo degli studi su “Utopia e distopia” che comprende studi su Orwell, Jung e Croce. Infine il periodo dell’ “ermeneutica adulta”, con studi dedicati a Eliot, Joyce, Thomas Mann, Tolstoi e Dostojevski (pp. 5-6 della “Presentazione”.
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