Filosofia e nuovi sentieri

«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot

Pensiero filosofico e teologico. Nuovo volume dell’Opera Omnia di Raimon Panikkar

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> di Paolo Calabrò
Panikkar

Ogni nuovo libro che reca il nome di Raimon Panikkar in copertina è benvenuto. Ma ancor più benvenuto è questo nuovo volume dell’Opera Omnia edita in italiano da Jaca Book dal titolo Pensiero filosofico e teologico (vol. X, tomo 2), incentrato sull’indispensabile confronto tra la filosofia di Panikkar e quella occidentale moderna e contemporanea: vi si ritrovano infatti saggi rivolti al confronto con Jacobi, con Ricoeur, con Heidegger. Non solo. Esso si incentra anche sul rapporto (discorso talvolta annoso, ma sempre attuale) tra teologia e filosofia; le quali, secondo il dispositivo intellettuale classico di Panikkar, andrebbero, sì, distinte, ma non separate: una tale separazione, in effetti, «non ha ragione di essere, poiché le due discipline si implicano vicendevolmente» (dall’Introduzione).

Né può dirsi che le due siano la stessa cosa; tuttavia, proprio come nella teofisica – termine coniato dall’Autore, con il quale si addita un sapere che possa coniugare quello teologico/religioso con quello delle scienze moderne – l’auspicio è che esse possano trovare quel cammino comune che non è sintesi (ciò che azzera le differenze riducendo tutto a un denominatore comune che, alla fine, non rende giustizia a nessuna delle due) bensì armonia, quell’intesa che, pur nella differenza, rinviene, l’intesa che permette di dialogare e di crescere insieme.
Non mancano nel volume – ricchissimo di materiali di sommo interesse – spunti relativi ad altri temi: dalla politica (argomento poco trattato da Panikkar, che vi dedicò solo un paio di testi minori, che ebbero scarsa diffusione e sono ad oggi completamente ignorati, a torto, dalla letteratura secondaria) alla filosofia come amore per la saggezza (e alla saggezza come stile di vita), dalla filosofia comparata all’antropologia, dal problema del male alla trans-culturalità.
L’Appendice è dedicata a un ricordo di Martin Heidegger, degli incontri che Panikkar ha tenuto «ogni volta che venivo in Europa dall’India» (p. 622) e di come, fin dalla prima volta, «nacque un’intesa immediata, una immedesimazione e una simpatia reciproca» (p. 621). Il suo giudizio sul discusso pensatore di Messkirch è netto: «Per me Heidegger indica non solo la fine di un’epoca, come spesso è stato affermato, ma soprattutto il punto di partenza di una nuova Era. Ebbe l’animo e l’audacia di ipotizzare che la domanda assolutamente ultima, che rende dubbio e problematico tanto l’interrogante quanto l’interrogazione, non è la somma delle frammentarie domande della scienza, e nemmeno la domanda filosofica sull’Essere, ma la domanda dell’Essere stesso che si chiede perché è». Appendice che si chiude con una poesia (dal titolo: “Sprache” – “Linguaggio”), scritta nel 1976 e dedicata al “Prof. R. Panikkar” (nel libro è riportata l’originale vergato da Heidegger).
Panikkar è un autore attualissimo che andrebbe ampiamente rivalutato, soprattutto da parte (e a favore) delle giovani generazioni. In quest’ottica si muove il bando di concorso del “Premio Raimon Panikkar”, riservato a “6 giovani studiosi [per] uno studio originale e inedito sul pensiero e le opere di Raimon Panikkar”: in palio una borsa di studio di 3.000 euro e la pubblicazione dello studio (bando completo e tutte le informazioni all’indirizzo http://www.raimon-panikkar.org/).
Il lavoro dell’Opera Omnia di Raimon Panikkar, prestigioso ed eccellentemente curato ormai da oltre dieci anni da Milena Carrara Pavan, procede dando completezza al pensiero di un Autore che ha spaziato in tanti ambiti e da tanti diversi punti di vista. Opera concepita in vita dallo stesso Panikkar (che ha assistito personalmente all’uscita dei primi volumi, prima della scomparsa nel 2010) e oggi offerta al lettore italiano ormai quasi completa. Rivolta a un pubblico non solo di studiosi o di appassionati di filosofia o dell’Autore, ma anche a chi desidera affrontare questo tempo con una consapevolezza maggiore della complessità dei problemi, ma anche dell’ampiezza delle opportunità. Capire si può. È soltanto l’inizio.

INDICE
1. F.H. Jacobi e la filosofia del sentimento
2. Libertà e coscienza
3. L’antropologia del prossimo
4. Una meditazione teologica sull’Africa
5. La fenomenologia esistenziale della verità
6. Il concetto di natura. Analisi storica e metafisica di un concetto
7. Filosofia e rivoluzione: il testo, il contesto, il tessuto
8. Singolarità e individualità. Il duplice principio di individuazione
9. La creazione e il nulla. Creazione: ex nihilo sed non in nihilum. Nulla: ad quem sed non a quo
10. Il tessuto di un testo. In risposta a paul Ricoeur
11. La tradizione filosofica
12. Atene o Gerusalemme? Filosofia o religione?
13. Essere e Nulla. Un approfondimento interrogativo sulla questione
14. Teologia come teoprassi
15. Che cosa confronta la filosofia comparata?
16. Identità e non-contraddizione: due schemi di intelligibilità
17. Pensiero ed essere
18. L’«argomento» esperienziale di Abhinavagupta: una considerazione trans-culturale
19. La teologia può essere trans-culturale?
20. Filosofia e teologia: una distinzione superata. Note per una discussione
21. L’uomo, questo essere medievale
22. Religione, filosofia e cultura
23. Il problema del male
24. Morte e risurrezione della teologia
Appendice: Una sinfonia incompiuta. In ricordo di Martin Heidegger


Raimon Panikkar, Pensiero filosofico e teologico, ed. Jaca Book, 2020. Opera Omnia, vol. X, tomo 2. A cura di Milena Carrara Pavan.

Autore: Paolo Calabrò

Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Collaboro con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Dirigo con Diego Fusaro la collana di filosofia "I Cento Talleri" dell'editore Il Prato e con Daniele Baron la rivista online «Filosofia e nuovi sentieri». Sono membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Il rischio di pensare. Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e i libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o Del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.

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