Filosofia e nuovi sentieri

«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot


Lascia un commento

Un percorso di filosofia comparata: Oriente ed Occidente

Recensione a R. Capra, I flauti del cielo. Quattro divagazioni sul tema della filosofia comparata, Mimesis, Sesto San Giovanni (MI), 2020, pp. 152.

I.

Il volume di Rudi Capra (I flauti del cielo, Mimesis 2020) presenta molteplici elementi di pregio che ne suggeriscono la lettura sia a coloro che, dediti alla ricerca filosofica, vogliano trovare rinnovati spunti di dialogo e di discussione critica con alcuni temi decisivi della tradizionale ricerca speculativa (la questione dell’identità e del sé nei suoi rapporti con la dimensione della volontà, o, ancora, il legame complesso fra soggetto e oggetto, o tra individuo e natura) scoprendo, in tal senso, un interlocutore raffinato, sia a chi voglia inoltrarsi verso originali e meno consuete ‘geografie’ del pensiero, grazie alla salda capacità dell’autore di solcare, con padronanza, i complessi ‘rivoli’ della riflessione filosofica orientale (di talché, il volume può fungere da ottimo saggio introduttivo). Il libro, inoltre, costituisce anche un utile strumento per un primo approccio, tout court, ai problemi filosofici, pur nella consapevolezza che l’analisi filosofica non si sostanzia certo in una semplice passeggiata al sole diurno, ma, piuttosto, in una vera e propria ‘ascesa al Monte Ventoso’, e per questo bisognosa di un approccio teorico meticoloso e di una diligente lucidità intellettuale.

Continua a leggere


Lascia un commento

Ernst Niekisch e il problema della tecnica. Una recente proposta editoriale

Recensione a E. Niekisch, Ernst Jünger. Abisso, decisione, rivoluzione, a cura di L. Siniscalco, trad. it. di L. Fabbri, Bietti, Milano 2021, pp. 76.

La questione della tecnica ha rappresentato un tema cruciale del Novecento europeo e si prospetta, altresì, come uno dei nodi filosofici essenziali del «nuovo millennio» (p. 9). È nella veste di vero e proprio «filosofo della tecnica» (p. 12) che il curatore del volume presenta Ernst Niekisch (1889-1967), uno degli esponenti di quel composito ‘mosaico intellettuale’ che prenderà il nome di ‘Rivoluzione conservatrice’ e che vedrà fra i suoi protagonisti, oltre a Niekisch stesso, Ernst Jünger, Oswald Spengler, Carl Schmitt, Arthur Moeller van den Bruck, Hans Freyer, in un elenco ‘aperto’ di pensatori che, in letteratura, sono stati diversamente e variamente interpretati come appartenenti (o meno) alla suddetta corrente filosofico-politica (Breuer 1995; Nolte 2009). E precisamente di Ernst Jünger (1895-1998) – nel primo testo – e dei problemi della ‘tecnica’ – nel secondo – tratta Niekisch in questi due saggi, oggi unitamente riproposti in una nuova veste editoriale per i tipi della casa editrice Bietti di Milano, con la cura di Luca Siniscalco e la traduzione di Luigi Fabbri.

Continua a leggere


Lascia un commento

Il dominio statuale ed il ruolo della trascendenza: le critiche di Julius Evola alla dottrina dello Stato ‘etico’ di Giovanni Gentile (Parte II)

Abstract: Il problema di una corrente o cultura di destra ‘radicale’ nel pensiero filosofico-politico contemporaneo è stata oggetto di numerose riflessioni e di plurimi interrogativi. Se ad una prima approssimazione le dottrine riconducibili alla sopra detta corrente sembrerebbero presentare una irenica linea di continuità, laddove vengano esaminate al loro interno e nelle loro pieghe decisive esibiscono delle frizioni più o meno cruciali. Il rapporto tra Julius Evola e Giovanni Gentile è rappresentativo di tali momenti di contrasto che, nel presente articolo, sono affrontati a partire dalle critiche che Evola rivolse esplicitamente al filosofo siciliano, sottolineandone gli elementi di conflitto tra pensiero speculativo e prassi politica, i problemi di natura metafisica nonché la diverse interpretazioni del concetto di ‘Stato’ e del suo ruolo rispetto alla sfera politica, morale ed economica.

Sommario: 1. La doppia visione dell’«uomo» Gentile – 2. Le basi della critica: trascendenza e ‘Tradizione’ – 3. Stato ‘organico’ e Stato ‘etico’

[CONTINUA DALLA PARTE I] Continua a leggere


Lascia un commento

Il dominio statuale ed il ruolo della trascendenza: le critiche di Julius Evola alla dottrina dello Stato ‘etico’ di Giovanni Gentile (Parte I)

Abstract: Il problema di una corrente o cultura di destra ‘radicale’ nel pensiero filosofico-politico contemporaneo è stata oggetto di numerose riflessioni e di plurimi interrogativi. Se ad una prima approssimazione le dottrine riconducibili alla sopra detta corrente sembrerebbero presentare una irenica linea di continuità, laddove vengano esaminate al loro interno e nelle loro pieghe decisive esibiscono delle frizioni più o meno cruciali. Il rapporto tra Julius Evola e Giovanni Gentile è rappresentativo di tali momenti di contrasto che, nel presente articolo, sono affrontati a partire dalle critiche che Evola rivolse esplicitamente al filosofo siciliano, sottolineandone gli elementi di conflitto tra pensiero speculativo e prassi politica, i problemi di natura metafisica nonché la diverse interpretazioni del concetto di ‘Stato’ e del suo ruolo rispetto alla sfera politica, morale ed economica.

Sommario: 1. La doppia visione dell’«uomo» Gentile – 2. Le basi della critica: trascendenza e ‘Tradizione’ – 3. Stato ‘organico’ e Stato ‘etico’ Continua a leggere