È possibile oggigiorno pensare ciò che ci circonda e ci interpella, senza cedere a infingimenti o a sterili etichette? Si può in un qualche modo osare di più, nel tentativo di renderci meno alieno questo complesso presente? Di certo Ivano Dionigi nel suo Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Solferino, Milano 2019) non solo ne accerta l’eventualità, ma ne dimostra soprattutto l’impellente occorrenza. A fronte delle sfide che il nostro tempo ci impone si rivela sempre più necessario «abitare la domanda», senza accontentarsi di frequentare fugaci e superficiali opinioni. Aprirsi finalmente ai «perché interrogativi» (p. 13) significa non solo nutrire una curiositas rivolta a ciò che è vero (e non solo verso ciò che appare ovvio), ma anche prospettare la retta condizione sotto cui germogli il sapere: non c’è vera risposta che non derivi da un interrogativo posto correttamente. Continua a leggere