È possibile oggigiorno pensare ciò che ci circonda e ci interpella, senza cedere a infingimenti o a sterili etichette? Si può in un qualche modo osare di più, nel tentativo di renderci meno alieno questo complesso presente? Di certo Ivano Dionigi nel suo Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Solferino, Milano 2019) non solo ne accerta l’eventualità, ma ne dimostra soprattutto l’impellente occorrenza. A fronte delle sfide che il nostro tempo ci impone si rivela sempre più necessario «abitare la domanda», senza accontentarsi di frequentare fugaci e superficiali opinioni. Aprirsi finalmente ai «perché interrogativi» (p. 13) significa non solo nutrire una curiositas rivolta a ciò che è vero (e non solo verso ciò che appare ovvio), ma anche prospettare la retta condizione sotto cui germogli il sapere: non c’è vera risposta che non derivi da un interrogativo posto correttamente. Continua a leggere
Archivi tag: mondo contemporaneo
Generazione Erasmus. Un libro Oaks di Paolo Borgognone
di Francesco Brusori
[Paolo Borgognone, Generazione Erasmus: i cortigiani della società del capitale e la “guerra di classe” del XXI secolo, OAKS Editrice, 2017]
Non è la prima volta che mi trovo a proporre pubblicamente una recensione letteraria. Per Filosofia e Nuovi Sentieri (FeNS) ho potuto infatti curare diverse pubblicazioni di questa natura. Tuttavia, diversamente dal passato, ci tengo a formulare una breve chiosa iniziale per amor di chiarezza e per non tradire quell’onestà intellettuale che apprezzo in molti intellettuali di personale riferimento e che cerco sempre di rispettare nel mio modesto lavoro, in prima persona. Dunque, rispettosamente sia nei confronti dei lettori, non meno che dello stesso autore di quest’opera, e anzitutto di me stesso, vorrei fissare alcuni punti introduttivi che determineranno non l’esposizione contenutistica, quanto più quella formale del mio intervento. Ho letto con interesse l’elaborato assai documentato di Borgognone sapendo fin dall’inizio di non approcciare certo un lavoro che avesse le mie medesime posizioni filosofiche, politico-sociali – nel senso più generale possibile –, nondimeno l’obiettivo vocazionale che molto umilmente perseguo non solo nella collaborazione portata avanti con passione con la rivista FeNS, ma anche nella vita è il comprendere. Per dirla à la Spinoza: “né piangere né ridere, il comprendere”. Ragion per cui non disdegno affrontare letture lontane dalla mia prospettiva, la quale va formandosi a fronte della mia esperienza singolare, e di studio e di vita materiale. Alla luce di questa generale e vincolante condizione a cui rispondo desidero quindi portare in superficie, con questa mia recensione, il contenuto che l’Autore ha obiettivamente curato e dettagliato. Ovviamente, soltanto gli snodi maggiori della trattazione Generazione Erasmus entro i confini di una contenuta recensione. Detto ciò, però, verrei meno alla mia soggettività non solo in qualità di lettore, bensì pure di persona pensante – o che almeno tenta di esserlo – qualora non mi ponessi con sincerità in dialogo con quanto letto e, mediatamente, con l’Autore. Così, al fine di tenere insieme queste diverse volontà senza fare confusione, proporrò un’esposizione nella quale quel poco che per spazio posso dire per definire alcuni miei pensieri ‘per contro’ o ‘in linea con’ le idee dell’Autore sarà opportunamente evidenziato come tale, ossia in quanto ‘personale’ e che non deve risultare per il lettore come uno statuario movente per declassare l’intero componimento letterario. Continua a leggere