Filosofia e nuovi sentieri

«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot


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Immagini della vis veritatis: forza e pericolo nella metaforologia blumenberghiana

> di Giorgio Astone*

Hans-Blumenberg-Lubbeck

Abstract

In this article we’ll analyze some of the ‘methaphorogical’ processes, illustrated by the German philosopher Hans Blumenberg in his work “Paradigmen zu einer Metaphorologie” (1960). Particularly, in the first chapter we’ll step into the concept of “Truth” and its power in the metaphoric sense of “light”, “revelation” and “human labour”; the second will concern two of the most important paradigmatical shifts at the threshold of modernity: from an organicistic view to a mechanicistic one, and from the Tolemaic astronomic organization to the Copernican model. In the end of the essay, there’ll be a general presentation of Blumenberg’s hermeneutic method of philosophical research. Continua a leggere


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Pierre Charron, maestro del dubbio

> di Giuseppe Savarino

Pierre Charron (Paris, 1541-1603) è un autore praticamente sconosciuto in Italia.

Non che abbia scritto molto o si sappia molto sulla sua vita.
Chi ha studiato o letto Montaigne sa al massimo che era un suo amico (in realtà era un amico del cognato e della sorella Jeanne) e, anche chi ne ha sentito parlare direttamente, spesso lo associa semplicemente al pensiero di quest’ultimo.
Chissà se è solo un caso che la strada che Parigi gli ha dedicato – una traversa della notissima Avenue de Champs-Elysées – è quasi una perfetta parallela dell’Avenue Montaigne.

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