Filosofia e nuovi sentieri

«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot


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La Scienza Storica del Terzo Millennio. Il mestiere dello storico nei tempi del cambiamento climatico

> di Roberta Rio*

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1. «Mamma, spiegami allora a che serve la storia».

Il mestiere dello storico nei tempi del cambiamento climatico

Non me ne vogliano Marc ed Étienne Bloch se come titolo di questa mia riflessione ho scelto la frase incipit – opportunamente concordata al femminile – di quel capolavoro indiscusso che è l’Apologia della Storia.

Avevo tredici anni quando decisi che sarei diventata una storica. Esattamente dieci anni più tardi conseguii la laurea. Quell’amore – oggi come allora – accompagna la mia vita quotidiana. Non è un amore platonico, ma un amore vissuto che, per rimanere tale, ha richiesto e richiede, come in una relazione di coppia, una costante riflessione di senso.

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Il ‘‘greco mascherato”. Sul significato di “inattuale” nella seconda Considerazione di Nietzsche.

> di Rossella Attolini*

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Abstract: In this essay we want to analyze Nietzsche’s second Untimely Meditation, entitled On the Use and Abuse of History for Life (1874), in order to show the meanings of the adjective “untimely” (unzeitgemäß, literally ‘‘not according to time”). This adjective is present in the titles of the other Meditations too (Nietzsche published four of them, but he wanted to published thirteen Meditations, and that shows how great was the project to communicate his “untimely messages”). The intention of the philosopher, in each of these essays, is to show the different and opposite points of view (Gesichtspunkte) to those currents and shared in his time. That is what emerges from the Preface to On the Use and Abuse of History for Life, in which he defines as “untimely” the attempt, carried out in the book, to denounce the historical illness as damage of his time and to make men aware of it. But the denunciation is possible, as he admits, just because he is «a student of past eras, especially the greek one». As philologist in fact Nietzsche believes that the greek time can teach a “overhistorical” point of view on life, which can only be the condition of the rebirth of man and culture. Continua a leggere


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L’interculturalità e le sue dimensioni

> di Stefano Santasilia

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L’interculturalità è un problema del nostro tempo. Di sicuro non si tratta più di un tema nuovo ma sicuramente sempre attuale, considerando come la ricerca del possibile dialogo tra differenti prospettive sia all’ordine del giorno. Ciò fa sì che l’indagine relativa alle manifestazioni storiche di tale dialogo, e alle sue possibilità strutturali, continui ad essere teatro di interessanti dibattiti e stimolanti proposte. Nel solco relativo a tali ricerche si colloca il volume in questione, curato da Giuseppe Cacciatore e Antonello Giugliano, studiosi che da tempo rivolgono le proprie ricerche all’analisi della “questione interculturale”. Continua a leggere