«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot
Nell’ambito dell’VIII edizione del “Festival della Complessità”, organizzato nello specifico nella ridente cittadina salentina, S. Cesarea Terme, ho posto all’attenzione, in qualità di relatrice, il seguente quesito: “Siamo realmente nel tempo della complessità?”, o più propriamente siamo in quello dell’“ordinaria banalità?”.