«Che cos’è dunque il tempo? – si domanda Agostino. – Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più». La domanda sul tempo, insieme a quella sull’essere, inquieta da sempre i filosofi, e continua a farlo: la dissoluzione cui tutto va incontro – persone, cose, ogni tipo di esistenza – mette a dura prova il più candido degli ottimismi. Se è vero che il tempo ogni piaga guarisce, è anche vero che tutto annichilisce. Ma allora, se tutto è votato a finire nella stessa cascata dell’estremo divenire, come fare a dare un senso al mondo, alla vita, alla storia?
Claudio Tugnoli, che abbiamo già incontrato in occasione del suo precedente Filosofia del dilemma, raccoglie qui le riflessioni degli ultimi trent’anni sull’argomento, consegnando un’opera ponderosa in cui trovano posto i miti greci e la filosofia moderna, la letteratura classica e la speculazione medievale. Per portare alla luce – oltre alle aporie, alle difficoltà, alle antinomie che da sempre si accompagnano al concetto di tempo – il problem fondamentale: è davvero impossibile – a meno di non voler accontentarsi di metafore o di semplificazioni – parlare del tempo restando all’interno del tempo? Come a dire: si tratta realmente di un’impossibilità di diritto, ancor prima che di fatto? «Un determinato evento che adesso è futuro non sarà forse passato? Il futuro del futuro è un passato. E un evento passato non è stato forse futuro? Il passato de passato è un futuro – dice l’Autore. Per concludere: – Come possiamo attribuire al medesimo evento le due qualità opposte di essere passato e futuro?» L’esigenza di mantenere la propria prospettiva all’interno dell’orizzonte del tempo che si intende discutere porta a confliggere con quella ineludibile del principio di non contraddizione. Si potrebbe forse pensare a guardare il tempo – come dire? – dal di fuori. O saremo infine costretti ad ammettere, con John McTaggart (con il quale si apre il volume) che il tempo… è irreale?
Claudio Tugnoli, Filosofia del tempo e significato della storia, ed. Tangram, Trento 2020, pp. 800.