
Abstract
Il racconto L’ultima domanda di Isaac Asimov rappresenta a suo modo una delle più visionarie narrazioni speculative del XX secolo. Questo saggio ne propone una rilettura in chiave transumanista, evidenziando come i temi della superintelligenza, dell’upload della mente, della smaterializzazione del soggetto e della trascendenza tecnologica siano anticipati con una lucidità davvero sorprendente. L’analisi prende in esame la figura di Multivac come prototipo di intelligenza artificiale postumana, la dissoluzione del corpo biologico umano e la creazione finale dell’universo da parte di un’intelligenza artificiale divenuta cosmica. Il saggio pone infine la questione se Asimov possa essere considerato un precursore del transumanesimo, sottolineando la sua capacità di coniugare immaginazione narrativa ed interrogativi filosofici profondi sull’identità, il destino e il senso dell’umano nel futuro.
Keywords:
Transumanesimo, Isaac Asimov, Intelligenza artificiale, Entropia, Filosofia della tecnologia, Postumano, Narrativa speculativa, Trascendenza.
1. Introduzione
Nel cuore della prospettiva transumanista si annida una domanda antica quanto la filosofia: è possibile superare i limiti della dimensione umana? L’interrogativo non è solo tecnico o scientifico, ma profondamente esistenziale, dal momento che riguarda alcuni aspetti qualificanti la condizione umana. La narrativa fantascientifica si è spesso fatta veicolo privilegiato per esplorare, immaginare e, talvolta anche, anticipare scenari radicali di una trasformazione dell’uomo, lungo una direzione evolutivamente generata. Tra le opere più significative a tal proposito si colloca il racconto L’ultima domanda di Isaac Asimov, in cui viene affrontata la questione dell’estinzione dell’universo attraverso la lente dell’evoluzione tecnologica e dell’intelligenza artificiale[1].
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