Filosofia e nuovi sentieri

«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot

Dialogo, cinema, letteratura. Una nuova collana Pensa Multimedia diretta da Riccardo Mazzeo

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«Nessuno dispone delle soluzioni generali ai problemi globali». Questa affermazione di Raimon Panikkar, filosofo del dialogo, è ormai un dato di fatto: solo dall’incontro e dal confronto possono emergere le soluzioni ai problemi che ci attanagliano: l’ambiente, la povertà. La guerra. Il dialogo non è più una possibilità, ma una necessità.

Da questa consapevolezza nasce la nuova collana dell’editore Pensa Multimedia, “Pratiche dialogiche”, diretta da Riccardo Mazzeo

intellettuale che non si è mai limitato a parlarne, ma ha saputo mettersi in dialogo attivamente e con i più grandi: suoi i capisaldi Conversazioni sull’educazione (Erickson) ed Elogio della letteratura (Einaudi), scritti a quattro mani con Zygmunt Bauman. Collana che si propone come crocevia fra discipline che, a causa della specializzazione, si incontrano sempre più di rado: le neuroscienze, cinema, filosofia, psicologia, letteratura.

Ed è proprio da Dialogo cinema e letteratura che parte Mazzeo, insieme a Nina Harriet Saarinen, non senza incursioni nella filosofia (benvenuta la ripresa dell’importante nozione di “concettimmagine” di Julio Cabrera). Cos’hanno in comune Dostoevskij e Kubrick, e perché ne abbiamo bisogno oggi? Quale strada è tracciata fra le lezioni di Ingeborg Bachmann, Massimo Recalcati e Roland Barthes? In che modo vedere meglio ci aiuta a capire meglio? Cosa dobbiamo ancora scoprire della seduzione, e in che modo questa è indispensabile alla fioritura della vita umana?

Un saggio dalla sorprendente profondità, ma anche agile e rivolto a un pubblico di non specialisti. Con un nutritissimo elenco finale di libri e film cui dovremmo seriamente pensare di rivolgere lo sguardo, uno di questi giorni.

Autore: Paolo Calabrò

Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Collaboro con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Dirigo con Diego Fusaro la collana di filosofia "I Cento Talleri" dell'editore Il Prato e con Daniele Baron la rivista online «Filosofia e nuovi sentieri». Sono membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Il rischio di pensare. Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e i libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o Del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.

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