di Giuseppe Brescia*
“Io dico seguitando”. Dopo “L’arte tanto intuisce quanto prospetta” (Interpretazioni del gioco) cade opportuno il riferimento all’ermeneutica dell’arte nella Origine dell’opera d’arte di Martin Heidegger e nella “universalità” dell’arte nello stesso Benedetto Croce (non nella sua “nominalità” allegorica – si badi –, come abbiamo mostrato sulle tracce di Schopenhauer). Entrambi i versanti ermeneutici, risalenti agli anni Trenta del secolo scorso, furono ripresi da Carlo Antoni e Mauro Boncompagni, all’insegna della critica della “poesia, opera di verità”. Continua a leggere