> di Omar Montecchiani*
Probabilmente ha ragione Ehrenberg, quando, nel suo famoso libro La fatica di essere se stessi, sostiene il fatto che siamo passati da un paradigma psicopatologico nel quale prevaleva l’aspetto conflittuale, nevrotico della persona, a una psicopatologia della mancanza, in cui predominano gli aspetti depressivi, sottrattivi, legati alla cosiddetta “fatica di esistere”.