> di Pietro Piro
Ogni forma di autocoscienza, ogni riflessione su noi stessi, è riflessione non già nell’attimo presente, ma subito verso il tempo trascorso: è riflessione su chi siamo stati, magari fino a un minuto, a un attimo fa. L’identità è memoria.
G. Jervis, La conquista dell’identità
In un tempo in cui la divisione sociale del lavoro muta a ritmo inaudito e in cui tutti i valori tradizionali sono dis-integrati dal potente moto acceleratorio della tecnologia, l’identità individuale subisce attacchi sempre più profondi e radicali.
Ci si chiede – a volte – se in un mondo che cambia così velocemente, abbia ancora senso costruirsi una identità – e quindi necessariamente riconoscersi in una storia sociale, politica, filosofica – quando le vere identità sono sempre più trattate dai poteri dominanti come un ostacolo e un fardello in un sistema-mondo che richiede la massima disponibilità del corpo e la minima rivendicazione identitaria.
Per chi si trova in una condizione di turbamento e sta – in qualche modo – cercando di cominciare a ragionare sul tema dell’identità individuale, consiglio la lettura del libro di Giovanni Jervis, La conquista dell’identità. Essere se stessi, essere diversi (Feltrinelli, Milano 1977). Libro di quasi venti anni fa ma ancora utilissimo. Jervis è abile nel mettere insieme fattori biologici, psicologici, sociali e politici. Il suo approccio è complesso ma lo stile di scrittura accessibile e chiaro. Continua a leggere →