Filosofia e nuovi sentieri

«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot


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Donna e identità. Un punto di vista femminista al plurale

> di Laura Sugamele*

Il pensiero femminista ha la sua origine con l’opera Rivendicazione dei diritti della donna del 1792, della filosofa e scrittrice britannica Mary Wollstonecraft. Da allora in poi, il femminismo si presenta diversificato in una pluralità di movimenti femministi con notevoli approcci teorici differenti tra loro.
«C’è un femminismo liberale, un femminismo marxista, un femminismo socialista. E, ancora, un femminismo psicoanalitico, un femminismo esistenzialista, un femminismo postmoderno. Alcuni sono inconciliabili, altri sono variamente intrecciati» (Angelo Arciero et al., 2012, p. 81).
In generale, tutti i femminismi sono accomunati da una forte critica dell’oppressione che ha caratterizzato le donne in settori di rilievo, dalla politica all’economica, dalla ricerca scientifica a quella accademica, che da sempre, una cultura maschile-patriarcale ha cercato di tenere lontane. Continua a leggere