Filosofia e nuovi sentieri

«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot

Le radici del dialogo. Un saggio su Panikkar di Leonardo Marcato

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> di Paolo Calabrò

Raimon Panikkar. Il filosofo e il teologo. Il prete e il professore. L’intellettuale che studiava in India e insegnava in California. Cosa ha da dire la sua prolifica produzione – volumi, articoli, interviste, conferenze – all’uomo della strada? Quello, cioè, che ha a che fare con le difficoltà di tutti i giorni, qui e ora; quello a cui non importa certo parlare della salvezza dell’anima, in generale, ma che ha a cuore il problema di come fare a salvare la propria, di anima. In una parola: cosa ha a che fare il pensiero di Panikkar – e la sua proposta cosmoteandrica di dialogo dialogale – con noi? E soprattutto: in che modo – come sottolinea giustamente il professor Luigi Vero Tarca dell’Università di Venezia nella sua prefazione – rendere accessibile e fruibile il messaggio di Panikkar senza ridurlo o, peggio, banalizzarlo?

Non leggevo un libro così bello su Panikkar dai tempi di Pluralismo e armonia di Achille Rossi. Conosco Leonardo Marcato da diversi anni – da quando, studente di filosofia a Ca’ Foscari, partecipava alle giornate panikkariane prendendo appunti e tempestando di domande gli oratori – e ho avuto modo di apprezzarne, a più riprese, l’infaticabile curiosità e l’inesausta capacità di scendere al fondo delle questioni, senza accontentarsi del già sentito o di semplificazioni a buon mercato. Mi aspettavo dunque da lui un lavoro – nato come tesi di dottorato, ma poi sviluppatosi fino a raggiungere la forma attuale – ottimo, semplicemente; e invece mi sono ritrovato di fronte a uno studio eccellente, che non strizza l’occhio agli slogan e non cede a tentazioni agiografiche, che brilla per il rigore del metodo e per il notevole grado di approfondimento (e che si avvale di una corposa bibliografia pentalingue), per l’ampiezza della trattazione – che spazia dalla filosofia alla teologia, dal pensiero classico a quello contemporaneo, dalla religiosità giapponese alla fisica moderna – e per la chiarezza dell’esposizione. Non si tratta qui di tessere le lodi di un autore che lo merita: Le radici del dialogo. Filosofia e teologia nel pensiero di Raimon Panikkar è realmente un libro necessario, che non può mancare tra le letture degli appassionati del filosofo indo-catalano e della tematica del dialogo interculturale, tanto necessaria oggi quanto urgente. Ben più che consigliato.

Sommario: Il lessico filosofico panikkariano – L’Opera Omnia – Simbolo e Mito – Pluralismo – Confronto con la filosofia antica: Parmenide ed Eraclito – Confronto con la filosofia contemporanea: Enrico Castelli e Martin Heidegger – Confronto con la teologia patristica, scolastica, mistica: Pseudo-Dionigi e Tommaso d’Aquino – Confronto con la teologia contemporanea: Xavier Zubiri, Teilhard de Chardin, Henri le Saux – Confronto con la scienza: Teofisica ed Ecosofia – Il dialogo dialogale.

Leonardo Marcato, traduttore e ricercatore, ha conseguito il dottorato di ricerca in filosofia nel 2016 presso l’università Ca’ Foscari di Venezia, ateneo presso il quale è ora Cultore della materia in Filosofia teoretica. Studioso del pensiero di Raimon Panikkar e di filosofia interculturale e delle religioni, si interessa anche del pensiero di Nishida Kitaro, del patrimonio digitale immateriale, di digital philosophy e di nuovo umanesimo. Ha curato il volume Forme della negazione. Un percorso interculturale tra Oriente e Occidente (Mimesis, 2015).


Leonardo Marcato, Le radici del dialogo. Filosofia e teologia nel pensiero di Raimon Panikkar, ed. Mimesis, Milano-Udine 2017. Prefazione di Luigi vero Tarca.

Autore: Paolo Calabrò

Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Collaboro con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Dirigo con Diego Fusaro la collana di filosofia "I Cento Talleri" dell'editore Il Prato e con Daniele Baron la rivista online «Filosofia e nuovi sentieri». Sono membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Il rischio di pensare. Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e i libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o Del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.

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