«La religione è la forma della coscienza in cui la verità è per tutti gli uomini, per gli uomini di qualsiasi livello di cultura; ma la conoscenza filosofica della verità è una forma particolare della loro coscienza, la cui elaborazione è una fatica a cui non tutti, ma, piuttosto, soltanto pochi si sobbarcano»
[G. W. F. Hegel, La scienza della logica, Utet, Torino, 2010, prefazione alla seconda edizione, p. 99].
17 aprile 2013 alle 14:44
la verità non è degli uomini….l’illimitata fantasia umana elabora filosofie e inventa religioni
17 aprile 2013 alle 17:52
Già, ed è una verità proprio il bisogno di farlo! E magari indossando il saio della modestia si scopre che la VERITA’ E’ ma che noi dovremmo ‘pulire gli occhiali della nostra mente per vederla. Ed allora io porrebbe l’interrogativo del perché Tizio l’ha vista mentre Caio si tiene gli occhiali lordi? E’ la vexata quaestio della predestinazione: se si ha la mente ottenebrata, i pregiudizi la immobilizzano
fatalmente, ed è una predestinazione. Se invece si ha la mente ‘libera’ i pregiudizi sul momento religioso si prendono a calci e ci si conferma la propria libertà. 🙂
18 aprile 2013 alle 13:01
Se volete scoprire il Segreto della Vita e conciliare scienza e religione (mi riferisco a tutte, il pensiero di fondo è comune), leggete il saggio psicologico “TERZO MILLENNIO Scoperta di DIO e del Segreto della CREAZIONE”; esso contiene un nuovissimo pensiero psicologico elaborato in seguito ad un’intuizione che riguarda la parola BISOGNO. Tutti conosciamo il significato di questo vocabolo, ma c’è un’altro significato Nascosto che presto scopriremo e cominceremo a capire tutto ciò che finora era buio. BISOGNO E’ UNA PAROLA CHIAVE.
23 aprile 2013 alle 09:10
La Vita non ha nessun Segreto né tantomeno abbiamo “bisogno” di scoprirlo.
Il Bisogno è la parola chiave dei deboli, dei derelitti, degli sconfitti.
Hegel parla, nello Scolio, di verità come forma di coscienza che, nel suo espletarsi come “conoscenza filosofica”, non è un facile approdo ma piuttosto una “fatica” di pochi.
L’impegno esige selezione, il bisogno acquiescenza o dipendenza (che in fondo sono la stessa cosa).