«Ora ci dobbiamo liberare da qualcosa.
Tutto è vano – anche ciò sta scritto, con un tono che opprime, ma che un tempo prese lo slancio e sbocciò.
Cosicché tutto quel che fu nuovo non fu mai molto diverso da quel che era già stato.
Ora chi è diventato nuovo è uscito da esso, ascoltandolo.
Poi qualcuno si oppone ed è per primo fedele al suo oggetto e possiamo esserne certi, perché altrimenti neppure prima ci sarebbe stata una tale inquietudine in cammino»
[Ernst Bloch, L’ateismo nel cristianesimo, Feltrinelli, Milano, 2005, p. 117].