Filosofia e nuovi sentieri

«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot


2 commenti

ALLA RICERCA DELLA COERENZA DEL DIVENIRE: ZENONE DI ELEA

Abstract: We address Zeno’s paradoxes on motion, in the search for the coherence of becoming, defining step by step a becoming-theory.

Keywords: becoming, Zeno, space, time, paradoxes.

Introduzione

Di Zenone trattiamo 10 principali argomenti: direttamente i quattro principali enigmi sul moto, (a.) Achille (b.) Dicotomia (c.) Freccia (d.) Stadio; indirettamente i sei principali enigmi sul molteplice, (e.) della divisibilità infinita (f.) del grande e piccolo (g.) del limitato e illimitato (h.) dell’uguale e diverso (i.) del chicco di miglio (l.) dello spazio. Secondo la IEP (Internet Encyclopedia of Philosophy), ci sono delle soluzioni standard SS che tentano di affrontarli, anche se alcune sono più controverse che comunemente accettate: (a.b.) per Achille e la Dicotomia, SS impiega il calcolo della serie convergente all’infinito e dell’analisi reale; (c.) per la Freccia, SS impiega la teoria at-at del movimento; (d.) per lo Stadio, SS non è definita; (e.f.) per la divisibilità infinita e per il grande e piccolo, SS impiega l’idea di una grandezza continua composta da punti; (g.) per il limitato e illimitato, SS impiega l’idea che fra due oggetti fisici non necessariamente c’è un terzo oggetto fisico che li separa; (h.) per l’uguale e diverso, SS impiega la soluzione platonica; (i.) per il chicco di miglio, SS impiega il concetto di parti con proprietà diverse dagli insiemi che costituiscono; (l.) per lo spazio, SS impiega la negazione che i luoghi abbiamo luoghi in cui stare.

Continua a leggere


2 commenti

Unificazione generale della logica, classica e non-classica

>di Vito j. Ceravolo*

Introduzione

Facciamo una passeggiata su modi originali di condurre il pensiero. La meta è giungere dove la logica classica e quella non-classica si fondono sotto il principio di non contraddizione. Quindi il loro ricondursi al medesimo assioma, il medesimo rigore a cui rispondere e, più in là, la loro possibilità di dimostrazione. Proseguiamo col trattare alcuni aspetti della verità, del linguaggio, della matematica e dell’esistenza atti a stabilizzare alcune logiche (sfumata, paraconsistente, intuizionistica, mereologica, libera, quantistica) sotto questo tertium non datur. Chiudiamo col dettaglio del codice logico.

L’articolo è un’introduzione al processo di unificazione logica, un’illustrazione dei suoi elementi portanti.

Critica filosofica: questa filosofia succede alla post-verità della nientità per mostrare la verità dell’entità, sia dell’in sé che del fenomeno, cioè la possibilità di accesso a verità universali e personali. In questo senso le forme si annoverano fra gli elementi capitali; e benché sovente la filosofia post-verità neghi la formalità per lasciar spazio al libero spirito, a questa si ricorda tosti come lo spirito, sia quel che sia (a=a), non ha certo il contenuto della materia, e di come pure la libertà esiste per date condizioni. Ossia anche i filosofi post-verità assumono forme nei loro discorsi, alcune addirittura ricorsive: non di meno farò io in questa breve passeggiata, benché qui il sottofondo filosofico sia di verità e senso, quindi scevro da contraddizioni formali e materiali. Continua a leggere