> di Pietro Piro
«Indipendentemente da ciò che essa mostra o censura,
l’immagine che comunque si da a vedere,
è anche e soprattutto
quella che nasconde tutte le altre»
M. Scotini, Governo del tempo e insurrezione delle memorie.
Immagine. Sovversione dell’occhio elevato a unico strumento di assimilazione sensoriale. Immagine che domina tutta l’esperienza dell’uomo contemporaneo. Immagine del potere e potere delle immagini. Scandalo della completa esposizione, della visibilità a tutti i costi, dell’esistenza per e grazie all’esposizione dell’icona che si fa presenza obbligatoria. Immagini che divorano altre immagini. Sempre più definite, sempre più violente, sempre più ossessive. L’immagine e la sua manipolazione deve rientrare negli interessi di ogni critico culturale. Libri come La società dello spettacolo di G. Debord e Lo stato seduttore di R. Debray, devono circolare nei ragionamenti con familiarità e fare da punto di riferimento per le analisi del nostro tempo luccicante di stellette tristi.
