Filosofia e nuovi sentieri

«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot

Pittura e filosofia in Malevič. Un libro Carocci di Giuseppe Di Giacomo

1 Commento

> di Paolo Calabrò

Fin dalla scoperta della prospettiva, l’arte è stata intesa come rispecchiamento della realtà: il quadro perfetto è quello in grado di dileguarsi – in quanto quadro – per far apparire la realtà stessa. Il Novecento interrompe bruscamente questa tradizione secolare e ne inverte la tendenza: il quadro comincia ad assumere importanza intrinseca, per ciò che costituisce e non per ciò che rappresenta. La forma comincia a prende il sopravvento sul contenuto: le rappresentazioni diventano sempre più incomprensibili e irraggiungibili (dalle anarchiche pitture astratte alle provocatorie opere seriali di Duchamp). La filosofia conquista spazio in pittura in forma di rivendicazione di autonomia dall’oggetto e dalla contingenza; non a caso è un momento molto fertile per il genere del trattato filosofico a sfondo artistico, di cui i pittori sono i primi e più assidui estensori.

In questo fermento culturale che ha rivoluzionato un’epoca, spicca secondo Giuseppe di Giacomo – professore ordinario di Estetica alla Sapienza di Roma e direttore del Museo Laboratorio di arte contemporanea della stessa Università – la figura di Kazimir Malevič, innovatore in filosofia quanto in pittura, con il suo tentativo estremo di affrontare il problema ontologico tramite forma e colore, intenzionato ad offrire la “manifestazione” – e non la “rappresentazione”, come sottolinea più volte l’autore – del fondamento dell’Essere, quell’abisso che lo ricongiunge al Nulla e a cui lo spettatore può venir condotto solo dopo aver liberato il suo sguardo dalla ressa degli oggetti e dal frastuono delle categorie con cui siamo soliti etichettarli. Finisce l’epoca del pennello e inizia quella della penna, strumento che caratterizza l’opera pittorica di Malevič (e che lo avvicina ancora di più non solo simbolicamente, all’ambito dei pensatori). Malevič. Pittura e filosofia dall’astrattismo al minimalismo è un libro ben scritto, tecnico non più del necessario e affascinante nella descrizione della parabola di un autore pirotecnico in un modo tutto suo. In una bella edizione Carocci, con un inserto a colori di 16 pagine.


G. Di Giacomo, Malevič. Pittura e filosofia dall’astrattismo al minimalismo, ed. Carocci, 2014, pp. 256, euro 19.

Autore: Paolo Calabrò

Mental Coach professionista ai sensi della L. 4/2013-Norma UNI 11601:2024, laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, collaboro con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Dirigo con Diego Fusaro la collana di filosofia "I Cento Talleri" dell'editore Il Prato e con Daniele Baron la rivista online «Filosofia e nuovi sentieri». Ho pubblicato in volume i saggi: – EDITING. Manuale per la revisione del testo in 101 passi (Il Prato, 2024); – Pensiero in azione. Politica e morale nella filosofia pratica di Raimon Panikkar (Il Prato, 2024); – Il rischio di pensare. Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e i libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o Del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della serie "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.

One thought on “Pittura e filosofia in Malevič. Un libro Carocci di Giuseppe Di Giacomo

  1. ottimo articolo che sottoscrivo in toto.
    grazie!
    è anche mia convinzione che nella rappresentazione possa accadere una manifestazione.
    c.

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